Le Nuove Regole che Disciplinano il Rientro dell’Infortunato in Azienda
Inail finanzia 21,2 milioni di euro a favore di quelle imprese che favoriscono il mantenimento delle mansioni dell’infortunato dopo il rientro in azienda.
Si tratta di una situazione delicata per il lavoratore, non è automatico dopo un infortunio sul lavoro, o in seguito ad una malattia professionale,ritrovare la propria dimensione lavorativa, sia per quanto riguarda il ruolo che si deteneva, e la mansioni connesse ad esso, che nei rapporti con i colleghi.
L’Inail si fa carico del reinserimento lavorativo, un’impostazione che va ben oltre il concetto di ricollocazione, ma che mette in primo piano la continuità lavorativa, ovvero il ritorno a svolgere ciò che si faceva prima, puntando sulle abilità residue dell’infortunato e adeguando e adattando l’ambiente di lavoro.
Inail pertanto sulla designazione di progetti personalizzati, ovvero che vengono stilati in base alle esigenze del soggetto di riferimento dal 2017 si prende carico delle spese che comportano la messa in atto del progetto.
Il contributo fornito alle aziende può raggiungere i 150 mila euro nel caso in cui l’astensione al lavoro superi i 60 giorni lavorativi. Sono 3 le tipologie di intervento: fino a 95 mila finanziati per l’abbattimento delle barriere architettoniche, fino a 45 mila euro per per l’adeguamento delle postazioni di lavoro e fino a 15 mila per la formazione.
Il rimborso è pari al 100% nei confronti delle spese affrontate dal datore di lavoro per la essa in opera ed attuazione del progetto, mentre per la formazione vi è un rimborso pari al 60%.
Inoltre si richiede il coinvolgimento attivo del datore di lavoro che si fa carico della raccolta dei preventivi e dell’esecuzioni dei lavori, nel rispetto dei tempi definiti dal proveddimento autoritativo della Direzione regionale Inail.