La classificazione e i requisiti dei luoghi di lavoro
La normativa vigente (D. Lgs. 81/2008) definisce i luoghi di lavoro non solo come i luoghi destinati a ospitare posti di lavoro ma anche come un luogo accessibile al lavoratore nell’ambito del proprio lavoro.
Un luogo di lavoro in sostanza non deve solo rispondere a quelle che sono le esigenze dell’attività produttiva e lavorativa che viene svolta ma deve rispondere a tutte le disposizioni della normativa atte a garantire al lavoratore un ambiente di lavoro salubre che favorisca lo svolgimento delle mansioni di ogni addetto in piena sicurezza e salute.
Focus sulla classificazione dei luoghi di lavoro nel settore agroalimentare.
II luoghi di lavoro si classificano per tipologia di ambiente come segue:
Laboratori
Ambiente chiuso dove si svolgono le attività lavorative proprie del processo produttivo di un’azienda (non conta la natura e il numero di dipendenti presenti).
Uffici
Ambiente chiuso dove le attività svolte sono prevalentemente intellettuali, possono essere svolte autonomamente o per conto terzi.
Ambienti di supporto
Locale chiuso che non ha funzione prettamente connessa all’attività dell’azienda ma utile al fine di garantirne il funzionamento con riferimento a quelle che sono le esigenze degli addetti (mense, refettori, ambulatori, ecc).
Ambienti di servizio
Si tratta sempre di un locale chiuso che a sono utilizzati per funzioni accessorie rispetto che quelle di supporto, che non prevedono la permanenza degli addetti; come ad es: spogliatoi, servizi igenici, wc, ecc.
Segnaliamo alcune particolari indicazioni relative ai sopra citati ambienti di lavoro.
UFFICI
L’altezza e la luminosità degli uffici non deve essere inferiore ai limiti della normativa. L’areazione naturale se non sufficiente a garantire al lavoratore un ambiente di lavoro salubre, deve essere supportata dall’integrazione di impianti di ventilazione forzata o di condizionamento che garantiscano il ricambio d’aria di in conformità alla norma UNI 10339.
AMBIENTI DI SUPPORTO
Dimensione non può essere inferiore a 9 mq e comunque tale da assicurare una superficie di 1 mq per ogni addetto presente nel locale. Devono anche in questo caso essere garantite la luminosità e l’areazione in base a quanto previsto secondo la norma UNI 10339.
AMBIENTI DI SERVIZIO
Deve essere messa disposizione nei luoghi di lavoro o nelle immediate vicinanze acqua in quantità sufficiente, tanto per uso potabile quanto per lavarsi. La conservazione e la distribuzione dell’acqua devono osservare le norme igieniche atte a garantirne la corretta conservazione per evitarne l’inquinamento e impedire la diffusione di malattie.
Per approfondire segnaliamo di seguito un documento correlato al progetto Impresa Sicura redatto da a EBER, EBAM, Regione Marche, Regione Emilia-Romagna e Inail >> Buone Prassi -Documento approvato nella seduta del 27 novembre 2013 – Impresa Sicura