Formazione e Lavoro, prove di dialogo
Avvicinare il mondo della formazione al mondo del lavoro, tramite la sostituzione della logica del FARE a alla logica del SAPERE, questo il messaggio lanciato da Fiuggi dal segretario nazionazle dell’ordine dei consulenti del lavoro, durante il Festival del Lavoro.
Sergio Giorgini infatti precisa che “non si mette in discussione il sapere, ma il saper fare” sottolineando l’esigenza di rivedere le impostazioni e le procedure del servizio di istruzione pubblico, per permettere di “partire prima, riuscendo a far svolgere una parte del tirocinio professionale prima della laurea, in modo da poter avere un percorso formativo”.
Altro importante contributo quello di Mauro Capitanio, presidente della Fondazione dei Consulenti del Lavoro, che sottolinea l’importanza di alleggerire la burocrazia con riforme tese a migliorare la fruizione delle leggi già esistenti: “Prima degli incentivi rendiamo appetibili gli strumenti che abbiamo. Abbiamo un apprendistato che deve essere valorizzato cosi’ come i tirocini, perche’ le aziende ne hanno bisogno. Il governo deve lavorare sburocratizzando, non puo’ puntare solo sugli incentivi, perche’ sono provvedimenti limitati. Teniamo presente anche che il 60% dei ragazzi non sa cos’e’ il mondo del lavoro, questo e’ il problema e in Italia siamo fermi a 40 anni fa come mentalita'”.
Sulla scarsa capacità di progettazione punta il dito Alessandro Rimassa, direttore della scuola di comunicazione e management dello Ied, che precisa: “va avviato uno studio attento, un osservatorio per le esigenze, mentre adesso si vive l’oggi per oggi”