Giovani e formazione, intesa Confindustria-sindacati
Confindustria e sindacati insieme per la formazione, i giovani e la crescita economica: oggi nella sala colonne dell’università Luiss ‘Guido Carli’ l’associazione degli imprenditori e Cgil, Cisl e Uil sigleranno un accordo (“Una formazione per la crescita economica e l’occupazione giovanile”) per favorire la crescita delle competenze dei giovani; potenziare la capacità del sistema produttivo di impiegare giovani qualificati; ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro; e far crescere i giovani che fanno stage, apprendistato e dottorati nelle imprese.
L’intesa è la conclusione di un confronto tra le parti, che hanno convenuto che l`Italia non può crescere senza il contributo dei giovani. Per questo la formazione deve essere al centro delle politiche del paese. Scuola, università e formazione professionale devono diventare centrali nel dibattito pubblico e uscire dalla scarsa considerazione in cui sono state tenute anche nel corso di
questa campagna elettorale. Per Confindustria, Cgil, Cisl e Uil indicare soluzioni praticabili e condivise è un primo passo essenziale.
“La Cisl è in prima fila nel promuovere un rinnovato protagonismo delle parti sociali su tutte le materie di loro competenza”. E’ quanto dichiara il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni sul documento comune presentato oggi dai sindacati e dalla Confindustria su giovani, formazione e lavoro.
“Siamo molto soddisfatti dall’intesa che sindacati e confindustria hanno firmato oggi su formazione e occupazione, in particolare giovanile. Nel nostro Paese la piena parità di accesso al sistema di istruzione e delle professioni è ostacolata del mancato riconoscimento del valore delle competenze e delle capacità a vantaggio di rapporti personali o addirittura clientelari e corporativi che finiscono per frenare sia lo sviluppo sociale che la crescita economica. Il documento che abbiamo presentato insieme oggi, oltre che un appello alla politica e alle istituzioni per rilanciare la mobilità sociale, l’alternanza scuola-lavoro una cultura del merito e del diritto allo studio, è soprattutto la prova tangibile che le parti sociali vogliono dare il loro contributo in pieno accordo, per rendere la società italiana più inclusiva e capace di futuro”.
“Tutto il sistema della bilateralità e dei fondi interprofessionali, ad esempio, – dice Bonanni – è un tassello fondamentale per promuovere nel nostro paese quella formazione per tutto l’arco della vita che diventerà sempre più un elemento fondamentale per garantire nuove tutele e supporto alle persone. Ci auguriamo che la politica, ad ogni livello, non sia sorda e sappia ascoltare il nostro messaggio e le nostre proposte: dobbiamo tutti metterci al lavoro senza paraocchi ideologici per migliorare il nostro sistema di istruzione e formazione e collegarlo pienamente al mercato del lavoro”
Fonte: www.conquistedellavoro.it