Industria 4.0: si prevedono sgravi fiscali a favore della formazione continua delle PMI

Il piano industria 4.0 entrerà nella seconda fase subito dopo l’estate, ribattezzato Lavoro 4.0. Il governo intende costruire un nuovo sistema di incentivi per la formazione.

Il tassello centrale, dopo gli incontri tra ministero dello Sviluppo Economico, Lavoro e Istruzione è il bonus fiscale sulla formazione nella forma di credito di imposta per spese legate alla digitalizzazione dei processi produttivi, nella misura del 50% fino a 20 milioni di euro.

Lavoro 4.0 sarà un argomento al centro delle discussioni ed eventi che si terranno a partire dal mese di settembre e approderà sul tavolo delle tre ministeriali del G7 Industria di Torino.

L’obiettivo è stimolare la formazione anche attraverso la leva della contrattazione di secondo livello, aziendale o territoriale. Un vantaggio fiscale che si collega direttamente alla contrattazione di prossimità, finendo per incentivare gli sforzi formativi delle imprese.

Le imprese che otterrebbero dei benefici sono sia le imprese che hanno già investito nelle nuove tecnologie sotto la spinta dell’Industria 4.0 e quindi emerge la necessità di formare adeguatamente i lavoratori in modo da riuscire ad operare con le nuove tecnologie, sia le PMI che finora non hanno avviato percorsi di digitalizzazione ma ne percepiscono la necissatà per essere ancora competitivi nel mercato di riferimento.

 

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