Il nuovo regolamento europeo introduce il rating per le aziende della filiera alimentare

Il nuovo regolamento europeo sui controlli ufficiali nella filiera alimentare introduce una novità che potrebbe stravolgere completamente il rapporto tra operatori del settore e autorità di controllo, nonché tra gli stessi operatori e i consumatori infatti si potrà presto scegliere il cibo o il ristorante anche grazie al rating che riceveranno le aziende, in base ai controlli relativi al rispetto delle norme previste per la filiera alimentare.

Il rating è una classificazione degli operatori della filiera agroalimentare effettuata in base al rispetto delle norme che regolano:

  • la sicurezza degli alimenti;
  • la lealtà delle pratiche commerciali;
  • l’informazione sugli alimenti al consumatore (etichettatura, pubblicità..);
  • l’utilizzo di OGM;
  • la sicurezza dei mangimi;
  • la salute degli animali;
  • il benessere degli animali;
  • la salute delle piante;
  • l’uso dei pesticidi;
  • le produzioni di alimenti biologici;
  • le denominazioni i origine e geografiche protette (DOP, IGP, STG).

Il rating rilasciato alle aziende dalle autorità competenti avrà un impatto sulla loro reputazione e sarà inciso particolarmente per i consumatori.

Per evitare che tale strumento venga utilizzato in modo scorretto e distorto da parte delle autorità competenti è fondamentale che vengano rispettate due condizioni:

  • criteri di attribuzione (pubblici, trasparenti, oggettivi);
  • procedure di attribuzione del rating che garantiscono l’equità, la coerenza e la trasparenza.

C’è la possibilità, non l’obbligo di svolgere un secondo controllo al fine di evitare che le aziende che non ha avuto una valutazione positiva possa subire danni all’immagine, ingiustamente. Ovviamente, vale anche il contrario.

Il nuovo regolamento entrerà in vigore solo il 14 dicembre 2019 e con se porta sia del potenziale che delle perplessità. Introdurre questo regolamento difatti porterà maggiore trasparenza delle aziende che dovranno conformarsi alle norme di legge e aumentando in tal modo la sicurezza, la qualità e la trasparenza del mercato agroalimentare europeo.

Il regolamento lascia però libertà alle nazioni di disciplinare i criteri di valutazione del rating pertanto questo potrebbe produrre degli effetti distorsivi sul mercato e sarebbe auspicabile che la Commissione Europea introduca dei criteri uniformi per tutto il territorio europeo.

Fonte: laleggepertutti.it

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